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L’EFSA ha pubblicato la relazione sui risultati del monitoraggio 2022 dei residui di medicinali veterinari e di sostanze non autorizzate negli animali vivi e nei prodotti di origine animale.
Gli Stati membri, l’Islanda e la Norvegia hanno controllato un totale di 600.320 campioni. Il tasso di non conformità per il 2022 è stato dello 0,18%, un risultato paragonabile a quello degli ultimi 13 anni. Nel 2021, il tasso di non conformità era dello 0,17%.
La presenza di sostanze non autorizzate e di residui di farmaci veterinari negli alimenti è un fattore di rischio per la salute pubblica.
Tre principali testi europei regolano le norme applicabili ai residui veterinari e alle sostanze proibite:
- Il Regolamento (UE) n. 37/2010 stabilisce i limiti massimi di residui di medicinali veterinari negli animali da produzione alimentare e nei prodotti di origine animale.
- Il Regolamento 396/2005 stabilisce i limiti massimi di residui di pesticidi negli alimenti e nei mangimi di origine vegetale e animale.
- La Direttiva 96/23/CE stabilisce misure per il controllo di alcune sostanze e dei loro residui, principalmente medicinali veterinari, negli animali vivi e nei prodotti di origine animale.
Nel 2022 saranno analizzati i seguenti prodotti: bovini, suini, ovini e caprini, equini, pollame, conigli, selvaggina d’allevamento, selvaggina, acquacoltura, latte, uova e miele.
Per il Gruppo A :
- Non sono stati segnalati campioni non conformi per gli stilbeni e i loro derivati (A1).
- Per gli agenti antitiroidei (A2), lo 0,2% dei campioni è risultato non conforme per il tiouracile e il 2-metiltiouracile.
- Nel gruppo degli steroidi (A3), lo 0,31% dei campioni è stato giudicato non conforme. Le non conformità sono state riscontrate in bovini (0,28%), suini (0,22%), pollame (0,40%) e ovini e caprini (2,32%).
- Nel gruppo dei lattoni dell’acido resorcilico (A4), lo 0,09% dei campioni non era conforme. I campioni non conformi sono stati trovati in bovini (0,14%), cavalli (0,82%) e suini (0,07%).
- Per quanto riguarda i beta-agonisti (A5), sono stati segnalati 6 campioni non conformi, per clenbuterolo, sulbatamolo e ractopamina trovati nei bovini.
- Le sostanze vietate (A6) sono state trovate nello 0,02% dei campioni. Le sostanze identificate sono cloramfenicolo, semicarbazide, metronidazolo, furaltadone e nitrofurazone.
Per il Gruppo B :
- Per gli antibatterici (B1), lo 0,14% dei campioni è risultato non conforme. La frequenza più alta di campioni non conformi per gli antibatterici è stata osservata nel miele (1,44%).
- Nel gruppo B2 (altri farmaci veterinari), la percentuale più alta di campioni non conformi è stata riscontrata per i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) (0,19%). I campioni non conformi sono stati riportati per le diverse specie come segue: 0,30% per i bovini, 1,15% per gli equidi, 0,05% per i suini, 0,33% per il latte e 0,17% per gli ovini e i caprini.
- Nel gruppo B3 (altre sostanze e contaminanti ambientali), rame, cadmio, mercurio totale, piombo e zinco hanno registrato la più alta percentuale complessiva di campioni non conformi (2,74%).
Sono stati segnalati campioni non conformi per i composti organoclorurati (0,18%) e per i composti organofosforici (0,01%).
Per quanto riguarda le micotossine, sono stati segnalati campioni non conformi per bovini (0,50%), cavalli (1,49%), latte (0,54%), suini (0,23%) e pollame (0,06%); le sostanze identificate sono zearalenone, aflatossina M1, ocratossina A e aflatossine (B1, B2, G1 e G2).
Per quanto riguarda i coloranti, sono stati segnalati campioni non conformi per l’acquacoltura (1,15%). Le sostanze riscontrate sono la somma di violetto di cristallo e violetto leucocristallino, la somma di verde malachite e verde leucomalachite e la somma di verde brillante e verde leucocristallino.
Per quanto riguarda le “altre sostanze”, sono stati segnalati campioni non conformi per l’acquacoltura (0,21%), i bovini (1,51%), la selvaggina (20%), il miele (1,94%), il pollame (0,30%) e gli ovini e i caprini (0,48%). Le sostanze identificate sono composte di rame, composti di mercurio, acetamiprid e solfiti.
Il laboratorio Phytocontrol può aiutarvi a rilevare e quantificare un ampio elenco di residui medicinali, tra cui il cloramfenicolo, sotto accreditamento COFRAC.
È possibile consultare l’appendice tecnica COFRAC N°1-1904 disponibile nell’area clienti o sul sito web COFRAC.
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