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La Commissione europea ha pubblicato la raccomandazione (UE) 2021/472 del 17 marzo 2021 relativa a un approccio comune per l'istituzione di un monitoraggio sistematico della SARS-CoV-2 e delle sue varianti nelle acque reflue nell'Unione europea.
Qual è l'obiettivo?
Gli Stati membri sono incoraggiati a istituire non appena possibile, e comunque non oltre il 1° ottobre 2021, un sistema nazionale di sorveglianza delle acque reflue mirato alla raccolta di dati sulla presenza di SARS-CoV-2 e delle sue varianti nelle acque reflue e a includere questo strumento nelle strategie nazionali in materia di test della COVID -19.
Sorveglianza
Il sistema di monitoraggio dovrebbe comprendere almeno le acque reflue delle grandi città con più di 150 000 abitanti e i campionamenti dovrebbero essere effettuati preferibilmente con una frequenza minima di due campioni alla settimana. I campioni dovrebbero essere prelevati presso i punti di immissione negli impianti di trattamento delle acque reflue.
I risultati del monitoraggio delle acque reflue dovrebbero essere trasmessi per via elettronica alle autorità sanitarie competenti e successivamente alla piattaforma europea di scambio quando questa sarà operativa.
Ai fini dell’allerta rapida, i risultati di ciascun campione dovrebbero essere registrati il più presto possibile e preferibilmente nelle 48 ore successive al prelievo del campione.
La raccomandazione definisce anche criteri per i metodi di campionamento, di analisi e per l’interpretazione dei risultati.
Metodi di campionamento e di analisi
I campioni sono prelevati su un periodo di 24 ore, utilizzando un campionatore composito ad intervalli di flusso o di tempo e durante periodi asciutti, nella misura del possibile, oppure sono corretti mediante normalizzazione per tenere conto degli effetti di eventi meteorologici: per calcolare le cariche virali pro capite al giorno si considera il flusso di acque reflue di 24 ore durante il campionamento e le dimensioni della popolazione servita dal sistema fognario.
Le analisi dovrebbero essere effettuate in laboratori che utilizzano la RT-PCR o altri metodi di quantificazione come la dPCR (PCR digitale) per l’individuazione della variante utilizzando metodi di sequenziamento genico debitamente documentati.
I laboratori devono partecipare a prove valutative adeguate, organizzate da fornitori accreditati, e utilizzano, se disponibili, materiali di riferimento (certificati).
I metodi devono soddisfare le norme specifiche di qualità dettagliate nell'allegato alla raccomandazione.
La soluzione Phytocontrol
Il monitoraggio delle acque reflue può essere utilizzato a fini di preventivi o di allerta rapida, poiché il rilevamento del virus nelle acque reflue dovrebbe essere considerato come un segnale della possibile (re) insorgenza della pandemia.
Phytocontrol, un attore di riferimento per la sicurezza dell’ambiente, offre l'analisi della SARS-CoV-2 e delle sue varianti con il metodo della PCR digitale (dPCR) nelle acque (acqua potabile, acque reflue e acqua di mare).
Phytocontrol, con il suo partner I.A.G.E., è in grado di offrire l'analisi delle varianti in tempi brevi.
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